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Prevenzione Prima Della Cura

La salute dei cittadini si mantiene soprattutto mediante la prevenzione. È nell’attuazione dei programmi di prevenzione che il Comune ha la massima libertà d’azione.

  • Ricostruzione dei percorsi virtuosi tra prevenzione e cura. Rilancio e riorganizzazione dei consultori sociosanitari a livello territoriale.
  • Associare alle campagne di prevenzione delle patologie croniche, anche quelle emergenti (allergie, intolleranze, malattie intestinali croniche, malattie autoimmuni, linfomi, malattie neurodegenerative, fibromialgia, stanchezza cronica, sensibilità chimica multipla etc.) azioni di risanamento del territorio nel quale le sostanze inquinanti, per lo più derivate dal petrolio, sono oggi presenti in maniera pervasiva e globale.
  • Migliorare la qualità dell’aria, sia quella esterna che quella interna alle abitazioni promuovendo campagne di sensibilizzazione.
  • Lo sport è ingrediente importante per la salute e il benessere di tutta la popolazione. E’ importante investire risorse e costruire un dialogo con e fra le società sportive dilettantistiche e professionistiche; aumentare la presenza di aree attrezzate per lo sport ad accesso libero secondo l’approccio di “città attiva”.
  • Sostenere le attività e gli eventi sportivi rivolti a soggetti disabili, elevando Ferrara a centro riconosciuto a livello nazionale per le attività sportive per persone con disabilità motorie e psichiche.
  • Accelerare quanto più possibile il processo d’integrazione fra le due aziende sanitarie, l’Azienda Ospedaliera Universitaria e l’Azienda Territoriale, che sta procedendo troppo lentamente. L’armonizzazione porterebbe non solo un risparmio notevole di risorse ma, soprattutto, renderebbe meno sfibranti e alienanti i percorsi dei malati spesso costretti a spostarsi su più servizi che tra loro non parlano. Il coinvolgimento dei medici di base è indispensabile.
  • L’Ospedale di Cona è distante dalla città e i collegamenti non sono ottimali: la costruzione di una pista ciclabile è fondamentale per quegli operatori e utenti che userebbero volentieri la bicicletta. Per gli altri è necessario potenziare il sistema di trasporto pubblico con mezzi adeguata ad una utenza con difficoltà di mobilità e completare la metropolitana di superficie.

Prevenzione

Le azioni attuali di prevenzione sono state predisposte per impedire l’insorgenza delle malattie acute, provocate da agenti infettivi o sostanze tossiche, ma non per evitare le malattie croniche. Purtroppo queste patologie assorbono attualmente gran parte delle risorse del SSN, sono in continuo aumento e insorgono in età sempre più giovani perciò la loro prevenzione è di massima importanza sia dal punto di vista economico che, soprattutto, per il benessere collettivo.

Le campagne di prevenzione delle patologie croniche attuali mirano solo a correggere gli stili di vita individuali, indubbiamente importanti se si parla di malattie cardiovascolari, diabete, broncopneumopatie croniche etc., ma ignorano, condizionate dagli interessi economici dominanti, le cause ambientali che l’individuo è costretto a subire.

Oggi si sa che l’origine delle patologie croniche emergenti (allergie, intolleranze, malattie intestinali croniche, malattie autoimmuni, linfomi, malattie neurodegenerative, fibromialgia, stanchezza cronica, sensibilità chimica multipla etc.) mettono le radici nella esposizione precoce (vita intrauterina, infanzia) alle sostanze inquinanti, per lo più derivate dal petrolio, oggi presenti nell’ambiente in maniera pervasiva e globale.

Per questo è importante ampliare il concetto di prevenzione ed intraprendere azioni sia di risanamento del territorio che di educazione delle persone, per ottenere una migliore qualità dell’aria, quella esterna e quella  interna alle abitazioni (la seconda infatti è spesso di qualità inferiore alla prima a causa  del sommarsi degli inquinati interni a quelli esterni),  una migliore qualità del cibo (no residui di pesticidi  e dell’ acqua (no plastica…).

È di fondamentale importanza infondere nei giovani, soprattutto nelle ragazze, la consapevolezza che la salute del proprio corpo non va preservata solo per sé stessi, ma anche per i propri figli. Per questo si devono potenziare e implementare i consultori: farli tornare in condizione non solo di essere punti di riferimento per donne, uomini e famiglie, ma anche di andare nelle scuole e svolgere un’azione di informazione e di educazione dei giovani ad una vita sana sia in generale che dal punto di vista affettivo.

L’educazione a stili di vita più sani va potenziata e diffusa in tutte le classi di età. Tutte le azioni che favoriscono la cura e l’accompagnamento dei malati cronici o con disabilità permanenti (oggi sono in atto molte iniziative lodevoli) vanno rafforzate, ma per non arrivare a una situazione insostenibile, è necessario soprattutto prevenire il danno.

Cura

Per aumentare il sistema socio sanitario ferrarese è importante accelerare quanto più possibile il processo d’integrazione fra le due aziende sanitarie, l’Azienda Ospedaliera Universitaria e l’Azienda Territoriale, che sta procedendo troppo lentamente. L’armonizzazione delle loro azioni porterebbe non solo ad un risparmio notevole di risorse ma, soprattutto, renderebbe meno sfibranti e alienanti i percorsi dei malati spesso costretti a spostarsi su più servizi che tra loro non parlano. Il coinvolgimento dei medici di medicina generale nel progetto è indispensabile.

L’ Ospedale di Cona è distante dalla città e i collegamenti non sono ottimali: la costruzione di una pista ciclabile favorirebbe quegli operatori e utenti (e sono molti) che userebbero volentieri la bicicletta ma non lo fanno perché via Comacchio è pericolosa. Per gli altri è necessario potenziare il sistema di trasporto pubblico con azioni sia strutturali che di miglioramento dei collegamenti. È importante anche considerare l’utenza dei mezzi pubblici, perciò, almeno in questa tratta, è importante disporre di autobus dotati di elevatori a piattaforma che consentano un facile accesso a tutti i tipi di sedie a rotelle.

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