L’incertezza del mercato del lavoro deve essere la leva su cui fare affidamento per identificare meccanismi di governance nei settori chiave dell’economia della città e del suo territorio: la chimica sostenibile, la creatività e produzioni culturali, lo sviluppo di una nuova agriCultura, la costruzione di un sistema integrato per accogliere e attirare differenti turismi.
- Patto sociale per il lavoro dignitoso. Politica integrata per riallineare i bisogni del tessuto produttivo con le professionalità espresse dal territorio. Un osservatorio che deve coinvolgere le parti sociali, i soggetti economici ed associativi, l’Università, le scuole e il sistema creditizio.
- Economia sostenibile/Una città gemella per Ferrara. Ripensare all’area del polo chimico come ad una risorsa per supportare la nascita e l’insediamento di nuove realtà aziendali e di proposte innovative nel campo della chimica verde e dell’economia ambientale.
- Creatività urbana/Nuove fabbriche. Favorire la nascita di un ecosistema urbano capace di supportare lo sviluppo di idee imprenditoriali in ambito culturale e creativo attraverso l’apertura di spazi per il lavoro ad alta rotazione, incentivi per la nascita di start-up, capacità di formare e guidare la nascita di idee, scambi con realtà nazionali o internazionali.
- Integrare turismi. Favorire la nascita di un sistema integrato tra città e territorio, che sia in grado di rispondere alle esigenze di differenti tipologie di turismi: città e produzioni culturali, territorio come paesaggio e patrimonio culturale (UNESCO), cicloturismo, poli museali esistenti e futuri (MEIS), turismo di inclusione per le varie disabilità.
- In particolare, è opportuno volgere l’attenzione al turismo accessibile, settore in forte espansione e bacino per nuove idee imprenditoriali, nuove figure professionali, nuovi servizi che a Ferrara troverebbero una città abilitante grazie al territorio pianeggiante e alla tradizione di città delle biciclette.
Patto sociale (osservatorio) per il lavoro dignitoso
Politica integrata per riallineare i bisogni del tessuto produttivo come la tipologia profili lavorativi, come formarli se non esistono, come attirare talenti sul territorio, con le “forze lavoro” espresse dal territorio. Questo osservatorio deve coinvolgere le parti sociali, i soggetti economici ed associativi, l’università, le scuole e il sistema creditizio.
Economia sostenibile / Una città gemella per Ferrara
Ripensare all’area del polo chimico come ad una risorsa (economica e di posti di lavoro) per supportare la nascita o l’insediamento di nuove realtà aziendali nel campo della chimica sostenibile e per sviluppare proposte innovative (progetti integrati tra Assessorato all’ambiente, Assessorato alle attività produttive, Università e petrolchimico) nel settore della chimica verde e dell’economia ambientale. Incubatori di impresa.
Creatività urbana / Nuove fabbriche
Favorire la nascita di un ecosistema urbano (possibilità di usare spazi per il lavoro ad alta rotazione, incentivi per la nascita di start-up, capacità di formare e guidare la nascita di idee, possibilità di entrare in contatto con realtà nazionali o internazionali) affinché si possa supportare lo sviluppo di idee imprenditoriali collegate alle produzioni culturali e alla creatività.
AgriCultura estesa
Favorire la nascita di soluzioni innovative e imprenditoriali (nuova cultura) nel campo delle produzioni agricole garantendo la qualità (ecosostenibile), la valorizzazione di prodotti locali, la distribuzione sostenibile, la tracciabilità, la qualità del lavoro utilizzata. Sviluppare e sostenere una rete di aziende agricole multifunzionali e collegare le loro produzioni alla ristorazione scolastica.
Integrare turismi
Favorire la nascita di un sistema integrato tra città e territorio, che sia in grado di rispondere alle esigenze di differenti tipologie di turismi: città e produzioni culturali, territorio come paesaggio culturale, città e territorio UNESCO (tre nomine), territorio per il cicloturismo, poli museali esistenti e futuri (MEIS), turismo di inclusione per le varie disabilità. In particolare, è opportuno volgere l’attenzione al turismo accessibile, settore in forte espansione e bacino per nuove idee imprenditoriali, nuove figure professionali, nuovi servizi che a Ferrara troverebbero una città abilitante grazie al territorio pianeggiante e alla tradizione di città delle biciclette. Non si partirebbe da zero. Nel 2014 un interessante percorso partecipativo “Rimuoversi in centro! Insieme, per tutti” è stato avviato da ASCOM Ferrara e ha sondato le soluzioni condivise da inserire nel Regolamento per l’Arredo Urbano del centro storico di Ferrara, per favorirne la fruibilità a turisti e cittadini con disabilità cognitiva, motoria, sensoriale.